A.: “Ehi Xiri“
Xiri: “In cosa posso esserti utile?“
A.: “Siamo soli nell’universo?“
Xiri: “Certamente. Gli abitanti del pianeta terra – distante milioni di anni luce da noi – si sono estinti tanto tempo fa a causa di guerre, carestie e per via del surriscaldamento del proprio pianeta“
Li immagino così, gli alieni. Mentre viaggiano su di un’astronave e fanno domande stupide al loro assistente vocale. Ah certo, anche loro sfruttano l’intelligenza artificiale, non lo sapevate? Forse vi siete persi questo articolo pubblicato l’altro ieri sul Corriere della sera.
A giudicare da quello che vedo da questa gabbia, di alieni se ne parla sempre di più. Negli Stati uniti, ad esempio, se n’è occupato persino il Congresso, dove un ex membro dell’intelligence e un comandante della della Marina hanno affermato di essere a conoscenza dell’esistenza di velivoli extraterrestri e altri resti (Qui uno dei tanti articoli). Senza parlare del curioso caso delle mummie aliene presentate al Parlamento messicano nel settembre del 2023.
È come se mancasse poco all’annuncio ufficiale. Pensate che evento! Neanche Orson Welles ci crederebbe. È un dato di fatto: pensiamo costantemente a loro. Torniamo sulla Luna, andiamo su Marte, su Titano, atterriamo sugli asteroidi, mandiamo sonde in giro per lo spazio alla ricerca di un’altra vita senza poi sapere bene che farci (farli partecipare a Saturno’s Got Talent?) visto che con quelle che abbiamo a disposizione passiamo il tempo ad ammazzarci per un pezzo di terra, a vederli morire nel tentativo di attraversare una lingua di mare, mentre facciamo di tutto per portare il nostro pianeta ad un punto di non ritorno.
“Siamo soli nell’universo?”. Vedete, la domanda è mal posta. Sarebbe più corretto chiedersi: “Tra quanto gli alieni resteranno soli nell’universo?”
E voi, come immaginate gli alieni, mentre ci facciamo in quattro perché soffrano di solitudine?